lunedì 25 febbraio 2013

Indignazione.

E poi io non devo uscire dai gangheri quando leggo certe cose... anzi, no, incazzarmi come una bestia.
Per una volta che ho preso coraggio nella mia vita, di mettermi in gioco, mandando degli haiku per un concorso, leggo un commento al bando del concorso, scritto da una tizia, cioè questo:

Ciao,
scrivo haiku da 2 anni ma ho già ottenuto ottimi successi a livello nazionale e internazionale, quindi vorrei partecipare alla vostra bella iniziativa.


Orbene.

Se questa tipa ha già ottenuto ottimi successi (lo ha scritto lei) a livello nazionale e internazionale, allora, dico io, perché cazzo ancora cerca di ottenere successi anche per un concorso che non è ora tanto "nazionale o internazionale" mentre ci sono autori che si sbattono per trovare uno straccio di posto per emergere?
Cosa la spinge? Ha fame di fama?
Non ne ho idea.
Sembra ai miei occhi un leit-motif che inneggia al "più ho, più desidero".
Mi ricorda molto quegli studenti di Medicina che, entrati lo stesso anno mio, già con una laurea alle spalle e un lavoro sicuro.
"Ma io volevo fare Medicina" e intanto però avete tolto il posto a poveri maturandi appena usciti dal liceo che, per colpa vostra non sono entrati, non avendo le conoscenze scientifiche che un laureato nel settore (biologia, farmacia, biotecnologie ecc...) può avere pregresse.
Certe cose mi fanno venire una gran voglia di... farli neri, va', usiamo un eufemismo.
Fatto sta che io non ci sto, a modo mio darò voce ai miei sogni, alle mie aspirazioni e soprattutto al mio voler far vivere Lei come io desidero.

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