martedì 16 luglio 2013

E fu così che...

Mi fecero "un'offerta che non puoi rifiutare".
No, non ho conosciuto Michael Corleone de "Il padrino II", ma una proposta mi è stata fatta.
Scrivere come articolista per il giornale del SISM.
Per chi non lo sapesse, il Segretariato Italiano degli Studenti in Medicina è un'organizzazione no-profit per e con gli studenti, non è un'associazione studentesca dedita alle feste e al cazzeggio sfrenato, ma è un mezzo che permette non solo di unire gli studenti di Medicina di tutt'Italia, ma soprattutto, grazie a degli incontri, di fare corsi pratici a carattere medico; un qualcosa che al tirocinio non solo non ci fanno fare, ma che ci negano con tutto che ne abbiamo il diritto.
Per chi si volesse informare, il link è questo: http://www.sism.org/
Un po' di pubblicità non guasta, specie se è per una cosa giusta, che in Puglia non è molto rappresentato.
Due amiche che andarono a maggio a Palermo per il raduno internazionale, si stupirono di quanti membri il SISM conti nelle altre sedi. A Foggia, siamo... otto. E ho detto tutto.
Ora c'è da dire che due amiche nonché membri assieme a me della nostra sede Sismica, siccome sanno che scrivo (e mi reputano pure brava), mi hanno proposto di diventare una scrivana del giornale nazionale, che conta di una rivista cartacea e di quella digitale.
Non mi aspettavo nulla del genere, specie perché al liceo, la mia carriera di "giornalista" per la scuola è durata pochissimo, a causa del mio stile di scrittura e perché i docenti lodavano i miei articoli anziché quelli delle serpi con cui avevo a che fare, al punto che mi cacciarono via, che novità. Ho perso la mano con lo stile periodico e dovrei rimettermi a leggere il libro di teoria di scrittura e dei generi letterari.
In questo momento arido e triste della mia vita, quest'invito è una ventata di ossigeno puro.
Avrei qualcosa su cui concentrare me stessa (a parte studiare) e non pensare a tutte le cose brutte che mi stanno capitando.
Avrei modo di usare la penna per qualcosa di costruttivo, magari anche per denunciare l'orrore della malasanità dilagante, dell'essere studenti di medicina e cosa esso comporti, e tante altre cose.
Mi resta da informarmi meglio, parlare con articolisti già nel giornale Sismico e sperare in bene.
Non nego che leggere il mio nome su un articolo mi renderebbe orgogliosa e fiera di me stessa, sarebbe proprio un modo per conciliare le mie due grandi passioni.
Medicina e Scrittura, citate così solo in ordine alfabetico.
E magari potrebbe essere l'inizio di un nuovo viaggio di parole.
Sarà dura, dal cammino incerto, ma voglio farcela.
Voglio davvero tanto e, cascasse il mondo, avrò ciò che reclamo come mio.

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