giovedì 26 dicembre 2013

Buoni propositi da fanwriter.

Ho sempre ammesso col cuore in mano che a me piace scrivere e che scrivo anche fanfiction.
Trovo che il fanwriting possa essere un bel passatempo oltre che una vera e propria passione.
Ho iniziato due anni fa a militare su EFP (sì, ho scoperto molto tardi il sito, ma vabbe') e il fandom che ho sempre adorato e tuttora amo è quello di Devil May Cry.
La considero una seconda casa, ho mosso i miei primi passi lì.
Io prima non facevo leggere i miei testi a nessuno (se si escludono i temi di italiano come compiti in classe) e ho preso una bella dose di coraggio per mostrare i miei lavori a qualcuno sconosciuto.
Per una che si è sempre fatta tante paranoie come me, questo è un traguardo non indifferente.
In quel fandom per me ci sono state gioie e dolori e il ritorno sotto mentite spoglie di una fanwriter che ho letteralmente sul culo, ora può provocare tre cose per la Fenice Oscura che è in me.

1) Rivedere il fandom invaso dalle sue improponibili storie con largo consenso di pubblico (diamine, ci sono autori che meritano davvero e la gente legge le sue storie);
2) Incazzarsi perché gli autori che meritano non vengono calcolati;
3) Andare avanti per la propria strada.

L'uno è sicuro, ci scommetto quello che si vuole, la seconda è scontata, la terza è la somma espressione della mia individualità.
A poco a poco ho imparato a essere "superba" nel giusto, ovvero nel credere nelle mie capacità.
Certo, ci sono sempre persone più brave e migliori di me, ma se non punto all'excelsior sapendo che posso farcela solo se voglio... non si va da nessuna parte.
La variante della superbia della sottoscritta è il risonoscere, invece, con sentita umiltà quando sbaglio e quanto posso migliorare.
Posso sempre farlo, l'apprendimento è un processo dinamico.

Ed ecco qui cosa ho in programma di fare:

Buoni propositi da fanwriter:

1) Non abbandonare il fandom di Devil May Cry (col cavolo che lo lascio, ho ancora molto da dire e la voglia di parlare).
2) Riprendere "Nocturne with no moon" (che ho trascurato da quando sono andata in crisi. Ho vissuto tre crisi, una peggiore dell'altra).
3) Sguazzare in Soul Eater (mi piace questo fandom, ci sono alcuni autori validi e i lettori sono educati e gentili).
4) Prendere coraggio e pubblicare in Saiyuki e FullMetal Alchemist.

Propositi per Barbara:

1) Rielaborare gli haiku e vedere di ricavarne una raccolta come si deve.
2) Rendere il Notturno un romanzo.
3) Partecipare al concorso letterario organizzato dall'università.
4) Incazzarsi come una belva e protestare se possono partecipare solo gli studenti delle facoltà umanistiche (è un'ingiustizia).

E la più importante: vincere il trasferimento a Parma.
Perché questa città? Tra i tanti motivi ne dico uno significativo.
Ogni tre mesi indice per gli studenti di ogni facoltà concorsi per prosa e poesia e la casa editrice universitaria permette di pubblicare gratuitamente gli elaborati.
Sarebbe fantastico, lo riconosco.
Ma per farcela, devo darmi da fare.
Volli, volli, fortissimamente volli.

domenica 8 dicembre 2013

Post fata resurgo.

Non credo in un dio, del Natale mi importa poco quanto nulla e quindi la festa per me passa come una giornata normalissima (anzi, anche pessima se si sta col parentado), ma se dovessi fare un bilancio in anticipo di quest'anno che a breve finirà, posso dire con certezza assoluta che è stato il più schifoso, il più tragico e il più merdoso di tutti quelli passati, a mia memoria.
Non vedo l'ora che finisca, per far sì di avere nuove pagine da scirvere e soprattutto per costruire qualcosa più alla mia portata, più vicino a quello che sento e che desidero.
Malauguratamente o forse no, il passato non si può cancellare, verrà a bussarti e a farti visita ogni volta in cui ti metterai un attimo a riflettere; magari vorrà di nuovo farti cadere nello sconforto e farti credere di non poter andare avanti.
Il tempo passa, la gente cambia. Io anche, a modo mio, sono cambiata e continuerò a cambiare.
Ho giurato a me stessa che non piangerò più; ho versato troppe lacrime quest'anno, ho perso troppo peso e troppo velocemente, ho dimenticato quali fossero le mie priorità, le mie aspirazioni, i miei sogni.
Non succederà mai più.
Aver raggiunto la consapevolezza del mio io e aver capito cosa voglio davvero è un sintomo (spero chiaro) di quella che dovrebbe essere la mia rinascita.
I am an ocean, I am the sea, there is a world inside of me.
Post fata resurgo, io sono una Fenice.




sabato 7 dicembre 2013

Cento cose che nessuno sa di me. Parte tre di cinque.

#41 Amo i gufi, sono una delle mie tre creature preferite. Li amo così tanto che ho tanti oggetti e gadgets con questi simpatici animaletti, a partire dalle magliette, agli orecchini, per passare che so, alla sveglia o anche al guscio protettivo del cellulare.

#42 Ho intenzione di prendere un cane lupo cecoslovacco. La scelta è stata ben ponderata e so bene i rischi e le cure che necessitano queste creature, ma credo che sia l'unico amico a quattro zampe che vorrei col quale instaurerei un vero rapporto di rispetto e fiducia, proprio per via della sua natura per metà selvatica.
Assieme a lui ritornerei a essere la Barbara di una volta.

#43 Fin quando non andavo all'università, non avevo amici. Ho conosciuto la mia migliore amica in facoltà, mentre ho conosciuto il mio migliore amico scrivendo su EFP. Ma abitiamo lontanissimi.

#44 Parlando del mio migliore amico in termini da fanwriter, le mie amiche e una in comune ci vedono come una vera OTP e sperano che un giorno noi due ci fidanziamo e ci sposiamo perché siamo perfettamente compatibili. Il fatto è che, se le circostanze fossero stare ben diverse su tanti fronti, il loro sogno sarebbe potuto essere realtà. Abbiamo infatti ammesso entrambi anche questo. Ma siamo amici, nulla di più, ne siamo consapevoli e ci sta bene così, anche perché lui ama la sua ragazza e io non farei mai nulla per farli lasciare.

#45 Amo la lirica e spesso, quando non mi sente nessuno, canto in falsetto.

#46 Tirare lo sciacquone del water mi rilassa.

#47 Ho una penna sul davanzale della finestra del bagno perché spesso scrivo sulla carta igienica se colta dall'ispirazione.

#48 Sono un'ambidestra imperfetta, nel senso che faccio alcune cose solo con la destra, altre con la sinistra.
Ma so scrivere con entrambe le mani, sebbene a velocità diversa.
Io nasco come mancina, ma mi corressero da piccola.

#49 Sono una fanatica dell'ordine alfabetico. Catalogo i miei libri in ordine alfabetico di autore e poi il titolo. Ma anche quando parlo o scrivo, mi viene spontaneo scrivere secondo l'alfabeto. Esempio: la lista della spesa. Se devo comprare le arance, le banane e le mele non scriverò mai "mele, arance, banane", per dire.

#50 Mi piace misurare le mattonelle coi piedi. Ho un piede talmente piccolo che spesso la lunghezza della mattonella è maggiore di quella del piede.

#51 Scrivo sempre su foglietti volanti quando ho l'ispirazione, con tutto che ho il moleskine in borsa.

#52 Non amo sentire l'odore del detersivo dei piatti sulle mani e infatti vado sempre in bagno a rilavarmi le mani col bagnoschiuma.

#53 Amo l'odore della candeggina e dell'alcool etilico denaturato. Mi danno la sensazione di pulizia.

#54 Quando mi gira il pallino, vado ad annusare il profumo dell'ammorbidente.

#55 Odio quando la gente cerca di toccarmi i capelli, è una cosa che non tollero.

#56 Sono freddolosa, ho sempre e perennemente freddo; anche in estate ho le mani e i piedi freddi.

#57 Vorrei un water come quelli giapponesi, ovvero quelli che hanno l'interruttore e il sistema di riscaldamento.

#58 C'è stato un periodo in cui volevo diventare una fumettista, ovvero una mangaka. Infatti la mia prima mail ha l'intestazione "laylathemangaka".

#59 Alle scuole medie ci fecero fare le statuine del presepe con la pasta di sale per poi dipingerle. Io, atea, non appena feci vedere il lavoro per il voto, le portai a casa e le buttai nella pattumiera

#60 Mi piace usare la penna rossa.

venerdì 6 dicembre 2013

Una playlist particolare.

Memore di una domanda che mi hanno posto su Ask giorni fa, ho deciso di stilare una lista di personaggi dello spettacolo che per me sono belli e/o affascinanti.
Sia uomini sia donne.
Parto con gli uomini.
Il più bello di tutti è mio nonno materno, è magnifico anche ora che non c'è più. Non ho una foto da scannerizzare, dovrei togliere la cornice, ma non la saprei rimettere.
Poi vediamo:
b) Giacomo Leopardi (sì, lui è l'unico uomo del passato che amo in toto e non solo per la bellezza dei suoi versi),
c) Hugh Jackman,
d) Oliver Sykes,
e) Slash,
f) Alice Cooper,
g) Tuomas Holopainen,
h) Kurt Cobain,
i) Ville Valo,
j) David Garrett,
k) Hugh Laurie,
l) Kurt Cobain,
m) Serj Tankian,
n) Chris Hemsworth,
o) Colin Firth.

Cosa si nota? La maggior parte sono tutti musicisti. Lo avevo detto io che avevo avuto la fase "pazza per i musicisti", no?
Si passa alle donne.

a) Amy Lee,
b) Cristina Scabbia,
c) Lzzy Hale,
d) Floor Jansen,
e) Simone Simons,
f) Nicole Kidman,
g) Monica Bellucci,
h) Liv Tyler,
i) Christina Aguilera (non la versione Secchetta, sia chiaro).

Qui invece, a parte il fatto che ci sono sempre cantanti e musiciste per la maggior parte, abbiamo delle altre caratteristiche. Sono pazza delle rosse (anche dei rossi, mio nonno lo era) e delle donne formose (la Kidman è uno stecchino, ma è bella comunque).
Sì, mi piace vedere anche e fare apprezzamenti sulle donne e sì, guardo loro il seno oltre al viso, specie gli occhi, le labbra e il sorriso (ho la fissa per le persone coi denti dritti, eh, un pallino lo devo pur avere).
Semmai dovessi innamorarmi di una donna, vorrei apprezzarne e saggiarne la pelle, le curve, le forme appieno.
Dopotutto, sarà che anche io non sono un grissino e mi sono sempre sentita, come dire, apprezzata e compiacente del fatto di non avere solo ossa, insomma.
Se dovete criticare gusti, tendenze e pareri, ovviamente, al largo dal mio blog e dal mio post.

domenica 1 dicembre 2013

Cento cose che nessuno sa di me. Parte due di cinque.

#21 Sono una fan sfegatata del volley maschile. Quello femminile a mio dire non è così emozionante, non ha molti scambi come quello maschile. E seguo anche la nazionale, è l'unico sport che seguo e che mi appassiona. Sembro un tifoso del calcio per quanto mi lascio coinvolgere.
Da piccola adoravo la Maxicono Parma e ci sono rimasta malissimo quando hanno sciolto la squadra.
Al momento il mio cuore batte per la capolista della serie A1, la Lube Banche Marche Macerata. Ci gioca uno dei pallavolisti che reputo tra i più talentuosi: Ivan Zaytsev, detto lo Zar o colui che ha Mjolnir, il martello di Thor. Quando gioca la Lube sono informatissima. E se la tv trasmette la partita, io devo assolutamente vederla. Per esempio, il trenta novembre, Rai Sport 2 ha trasmesso Macerata-Modena e io ero a casa a vederla, struggendomi per ogni punto, ogni schiacciata, ogni sbaglio, ecc. Sì, la Lube, dopo una partita spettacolare e sofferta, ha fatto il culo a Modena.
Ho in programma di andare con la mia migliore amica a vedere una partita in diretta e se sono fortunata fare la foto e chiedere l'autografo allo Zar, magari al ritorno Modena-Macerata, chissà.

#22 Odio il pane e la pasta. La pasta la mangio solo perché costretta, e l'unica volta in cui la mangio di gusto è quando si cucina il pesce. Amo il pesce, in tutti i modi: al sugo, al forno, al cartoccio... non nascondo che il mio piatto preferito è a base di pesce: il risotto alla pescatora.

#23 L'unica malattia infettiva che ho preso è la varicella e l'ho presa a sedici anni perché l'aveva contratta mio fratello a scuola. La varicella, inoltre, mi ha abbassato la vista.

#24 Odio portare gli occhiali, ma non sopporto le lenti a contatto. Infatti una delle mie due vanità sono proprio gli occhi e nelle foto tolgo gli occhiali, sempre. A meno che non me le scattino di nascosto e lì mi arrabbio.

#25 Non ho mai tagliato i capelli corti, li ho sempre portati lunghi. Da piccola li avevo fino al ginocchio, poi non mi ricordo come e perché me li sono fatti spuntare e ora sono stabili a circa un metro di lunghezza.

#26 Odio il colore marrone, non ho una maglia o un pantalone di quel colore. Tollero il beige, ma è già tanto. Se devo vestire scura, opto per il blu scuro, al massimo per il nero.

#27 Il mio codice di sblocco del cellulare è la data di nascita di mio nonno materno, a entrambi i cellulari.

#28 Quando parlo e scrivo sono molto prolissa e logorroica, so essere di poche parole solo quando scrivo haiku.

#29 Non ho un bel rapporto coi miei e quando proviamo a parlare, urliamo, non c'è dialogo.

#30 Se non fossi entrata a Medicina, avrei frequentato Astronomia a Bologna. Invece feci anche il test per Odontoiatria e per Ostetricia. Entrai anche lì, ma fu un'idea di mia madre per un ipotetico "rimpiazzo".

#31 Per me un uomo sempre bello, fuori e dentro è Giacomo Leopardi. Si tratta forse del mio primo e unico vero amore letterario.

#32 Sono molto emotiva e associo le canzoni ai miei ricordi. A tal proposito, sono quasi sei mesi che non ascolto i Breaking Benjamin e "Lost in you" dei Three Days Grace perché la seconda era la colonna sonora della mia prima e importante storia e i primi perché sono la band con la quale ho iniziato a conversare col mio ex e a instaurare un rapporto.

#33 Voglio farmi dei tatuaggi, ma non ho paura degli aghi, quanto più della sterilità degli stessi.

#34 Vado in trip potenti con brani e band. Ascolto le canzoni in loop e non mi ci stanco, e va a finire che grazie a esse ci scrivo su.

#35 Ho scritto delle canzoni solo ascoltando gli Animals As Leaders e i loro brani strumentali.

#36 Odio il gossip con tutta me stessa, in tutte le salse e in tutte le solfe.

#37 Sono molto violenta e alzo facilmente le mani se vengo provocata della grossa.

#38 Ho picchiato al liceo una ragazza e lo rifarei ancora e ancora. Diceva che io avevo dieci in italiano e latino perché andavo al letto col prof e non era vero.

#39 Sono una "calamita" per ragazzi dai sedici ai diciott'anni. Prendono delle cotte spaventose per me e finisce che si innamorano di me senza che io abbia fatto nulla per farli "cuocere".

#40 Sono affascinata dai ragazzi coi capelli lunghi.

Cento cose che nessuno sa di me. Parte uno di cinque.

In un momento di follia contagiosa, voglio fare anche io questo giochino forse stupido, forse noioso, ma assolutamente veritiero, per quanto mi riguarda.
Certo è che non sarà facile per me trovare cento affermazioni forse così poco note di me, ma ci provo.

#1 Sono nata con ventidue giorni di ritardo. Mi feci le ferie, come si suol dire ed ero sull'orlo di nascere, ma morta perché i valori nutritivi erano in calo e il parto non si induceva. Sono figlia della scienza e di coloro che hanno inventato il parto pilotato.

#2 Nacqui con gli occhi verdi, come quelli di mia madre, e avevo i capelli neri. Dopo nemmeno dodici ore, i miei occhi divennero nocciola con delle sfumature di verde, come quelli di mio padre. Mia madre, vedendomi la sera, chiese e pretese delle analisi perché "questa non è mia figlia". Ero l'unica bambina dell'ospedale nata in quel giorno, ma vabbè. Il gruppo sanguigno però coincideva. Le è stato spiegato che il colore degli occhi, a meno che non sia molto definito (azzurro, marrone scuro), nei bambini alla nascita è soggetto a variazione e col tempo sarei ritornata al mio colore di nascita. Così è stato. Dopo ventidue anni sono quasi tornata a riavere gli occhi verdi, come quando ero nata. Il pigmento castano si sta progressivamente riducendo; ora infatti è solo vicino alla pupilla.

#3 Avevo il complesso di invidia verso mia madre. A partire dai capelli. Li volevo biondi come i suoi e poi mi innervosivo spesso quando mi diceva che alla mia età (a partire dai quattordici anni) era piena di spasimanti. Non ci credevo, ma poi ho avuto la conferma da mio padre. E io mi facevo un sacco di complessi perché non piacevo a nessuno, mi reputavo tremendamente brutta. Sinceramente non ho mai capito cosa ci trovassero in lei, perché non è proprio il mio tipo di donna, esteticamente e caratterialmente. Oggi ho smesso con queste seghe mentali, e mi piaccio così come sono. Anche se sono alta un po' più di un Hobbit della Contea, va benissimo così.

#4 Sto diventando ramata, senza tinture o altro. E ne sono felice perché mio nonno aveva i capelli rossi. Si tratta di un'altra parte di lui che ci lega, oltre alle cose che mi ha insegnato.

#5 Ho vissuto la fase "innamorata dei musicisti", ma in modo del tutto innocente, nel senso che credevo nell'amore e che un giorno avrei sposato un musicista.
Da piccola si trattava del mio padrino, che ha una voce bellissima e mi ha insegnato a cantare, poi sono passata a Slash dei Guns N'Roses e a Oliver Sykes, il vocalist dei Bring Me The Horizon, di cui voglio dire una cosa: quando canta fa delle espressioni, come se facesse l'amore col canto; è... davvero bello.
Ancora oggi li trovo molto belli (il mio padrino in primis, lo adoro), ma non ho mai fatto come le fan di certi "artisti" di oggi che immaginano di sc*pare i loro "idoli" coi poster o di far loro certi "servizietti". No, fortunatamente non ero così. E non lo sono oggi.
Però posso dire che i musicisti esercitano su di me un fascino particolare, anche oggi, nella realtà, ma questa è un'altra storia.

#6 Odio i romanzi d'amore. Tutti i rosa, i romances, i chick-lit, quelli strappalacrime, pieni di struggimento e col lieto fine ovvio, banale e scontato. Idem per i film. Odio Titanic, Via col vento, e tutti gli altri. Al massimo mi concedo Bridget Jones perché è leggero e ironico a modo suo.
Se qualcuno mi invita o cerca di costringermi a vedere un film o leggere un libro che parla d'amore, lo sbrano.

#7 Penso che il numero sette sia il mio numero "fortunato", la somma della mia data di nascita dà proprio questa cifra. E poi io sono un'amante dei numeri dispari e delle figure legate a questo numero, a partire dai sette samurai.

#8 Non ricordo mai i numeri di telefono e ho ancora una rubrica cartacea.

#9 Ho iniziato a leggere spedita a un anno e a scrivere a un anno e mezzo. A tre anni ho iniziato a studiare a casa inglese e francese oltre all'italiano.

#10 Il mio padrino mi ha regalato la sua Gibson Les Paul, ma non so suonare, per mancanza di tempo non ho ancora iniziato ad applicarmi a suonare. E dire che lo vorrei così tanto.

#11 Amo da morire tradurre qualsiasi cosa mi capiti sotto tiro se è in una delle lingue che conosco. Mi piace vedere i film in lingua originale e aborro i sottotitoli. Infatti spesso vedo film o altro da sola, perché le persone vicine a me sono delle chiaviche nelle lingue.

#12 Da quando ho tredici anni ho in testa l'idea di fare il medico legale. E ancora oggi sono di questo avviso.

#13 Voglio studiare il greco antico (mi sento un'impedita conoscendo solo il latino) e il giapponese.

#14 Sono una fanatica dell'etimologia.

#15 Non credo di volere figli e infatti ho promesso a me stessa di dare i nomi che mi piacciono ai miei figli di carta, ovvero i miei personaggi, nel romanzo che voglio scrivere e pubblicare: Layla, Galadriel, Raffaele, Davide.

#16 Quando mi arrabbio bestemmio come non so cosa e in più lingue.

#17 Non conosco il mio dialetto (e le poche parole che so sono un fritto misto di più dialetti, la maggior parte delle parole me le invento) e quando cerco di parlare con i pazienti anziani in reparto non capisco quasi un ciufolo di quello che mi dicono.

#18 Se fosse per me starei sempre con la musica nelle orecchie e a cantare. Amo cantare con tutta me stessa.

#19 Mi piace cucinare, sono una buona forchetta, ma mangio molto poco.

#20 Sono ipocondriaca, ma ho saputo diagnosticarmi due "patologie", da sola, analizzandomi obiettivamente sintomi e segni.