domenica 8 dicembre 2013

Post fata resurgo.

Non credo in un dio, del Natale mi importa poco quanto nulla e quindi la festa per me passa come una giornata normalissima (anzi, anche pessima se si sta col parentado), ma se dovessi fare un bilancio in anticipo di quest'anno che a breve finirà, posso dire con certezza assoluta che è stato il più schifoso, il più tragico e il più merdoso di tutti quelli passati, a mia memoria.
Non vedo l'ora che finisca, per far sì di avere nuove pagine da scirvere e soprattutto per costruire qualcosa più alla mia portata, più vicino a quello che sento e che desidero.
Malauguratamente o forse no, il passato non si può cancellare, verrà a bussarti e a farti visita ogni volta in cui ti metterai un attimo a riflettere; magari vorrà di nuovo farti cadere nello sconforto e farti credere di non poter andare avanti.
Il tempo passa, la gente cambia. Io anche, a modo mio, sono cambiata e continuerò a cambiare.
Ho giurato a me stessa che non piangerò più; ho versato troppe lacrime quest'anno, ho perso troppo peso e troppo velocemente, ho dimenticato quali fossero le mie priorità, le mie aspirazioni, i miei sogni.
Non succederà mai più.
Aver raggiunto la consapevolezza del mio io e aver capito cosa voglio davvero è un sintomo (spero chiaro) di quella che dovrebbe essere la mia rinascita.
I am an ocean, I am the sea, there is a world inside of me.
Post fata resurgo, io sono una Fenice.




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